Progetto "Ri-narrarsi attraverso l'opera d'arte" per persone con Alzheimer
da aprile 2016
Alla GAM il progetto museale sperimentale RI–NARRARSI attraverso l’opera d’arte, dedicato alle persone con Alzheimer e a chi se ne prende cura.
Il progetto, inedito e sperimentale, è nato dalla collaborazione fra il museo, Civita Sicilia e l’Unità di Geriatria e Lungodegenza, e con l’Unità Valutativa Alzheimer n°6 del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo e l’associazione A.L.M.A. (Associazione Lotta Malattia Alzheimer).
Il progetto si rivolge a pazienti con demenza di Alzheimer e altre demenze che fanno parte del gruppo di musicoterapia diretto dalla psicologa Florenza Inzerillo all’interno dell’ambulatorio dell’Unità Valutativa Alzheimer del Policlinico, ai quali si propone la possibilità di esprimersi attraverso l’arte in ambito museale – e nello specifico attraverso le opere delle collezioni della Galleria d’arte moderna – e un programma di attività laboratoriali, in linea con gli obiettivi posti dalle più avanzate tecniche di riabilitazione cognitivo-comportamentali.
“La demenza è una sindrome dell’epoca moderna – ha affermato durante la presentazione Laura Vernuccio, responsabile Unità Valutativa Alzheimer – che aumenta in maniera vertiginosa con l’aumentare della vita media”.
I soggetti coinvolti presentano sintomatologie che intaccano innanzitutto l’identità sociale; la perdita di tale identità, richiedendo l’interazione con gli altri, produce una frattura della continuità temporale, l’isolamento sociale e una difficoltà a mantenere il controllo sugli avvenimenti esterni, con una ricaduta immediata sul tono dell’umore dei soggetti. Tuttavia è stato constatato che i soggetti conservano una propria identità personale con conseguenti momenti di autoconsapevolezza. Aiutando il paziente affetto da Alzheimer a rimanere il più possibile se stesso, riprovando emozioni, si cercherà di interrompere un circolo vizioso patogeno innescato da uno spettro depressivo sempre più orientato verso la perdita delle abilità di vita quotidiana e alla perdita di motivazione e interesse. È forte convinzione degli specialisti dell’Unità Valutativa Alzheimer che l’arte, stimolando le risorse che fanno parte dell’identità di ogni individuo, possa facilitare il ricompattamento della propria identità esistenziale, valorizzando le potenzialità residue.
Il progetto, a carattere sperimentale, prevede una prima fase in cui ci si concentra innanzitutto sulla capacità di osservare, di provare emozioni, di immaginare attraverso le opere della Galleria d’arte moderna. Si sviluppa intorno a sei percorsi tematici: Il Paesaggio Interiore, Ritratti familiari, Auto-ritratto, Corpi, La vita quotidiana: oggetti e immagini, Lo Spazio Urbano.
“Sia l’Università di Palermo che la Galleria d’Arte Moderna hanno grande attenzione al rapporto con il territorio – ha affermato nella conferenza di presentazione Mario Barbagallo, direttore Unità di Geriatria e Lungodegenza del Policlinico – dove i problemi medici e i problemi sociali sono strettamente connessi perché la malattia colpisce la mente, il corpo e la famiglia. Per questo motivo vogliamo portare pazienti e famiglie insieme in questo percorso”.
"Il Museo si apre al territorio per diventare strumento di consapevolezza – afferma Antonella Purpura, direttrice della Galleria d’Arte Moderna – proponendo un’offerta formativa rivolta agli adulti ai quali si propongono percorsi e iniziative che fanno del Museo un luogo di crescita e di educazione".
La Galleria d’arte moderna intende con questo percorso confermare il proprio orientamento pioneristico e sperimentale e la propria attenzione nei confronti dell'accessibilità e dell’inclusione di diverse tipologie di pubblico.
Per informazioni
Tel. 091 8431605
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